giovedì 26 luglio 2007


Novità editoriale dall'FdCA


La Piattaforma Organizzativa
dei Comunisti Anarchici

- origine, dibattito e significato -

a cura di Nestor McNab


La Federazione dei Comunisti Anarchici annuncia la pubblicazione di un nuovo libro sulla Piattaforma Organizzativa del 1926, a cura di Nestor McNab e intitolato "La Piattaforma Organizzativa dei Comunisti Anarchici - origine, dibattito e significato". Oltre ad una traduzione riveduta della Piattaforma Organizzativa, il libro contiene un'ampia introduzione e traduzioni inedite del dibattito all'epoca.
Si può ordinare "La Piattaforma Organizzativa dei Comunisti Anarchici" inviando una e-mail al seguente indirizzo: fdca@fdca.it, oppure scrivendo a: Alternativa Libertaria, CP 27, 61032 Fano (PU). Puoi anche rivolgerti alla sezione FdCA più vicino a te.

Indice:

INTRODUZIONI:
  • Prefazione di Nestor McNab
  • Pier Francesco Zarcone, Attualità della polemica sulla "Piattaforma"
  • Alexandre Skirda, La Piattaforma Organizzativa

DOCUMENTI:
  • Nestor Makhno, La nostra organizzazione
  • Nestor Makhno, L'Anarchismo e la nostra epoca
  • Nestor Makhno, Sulla disciplina rivoluzionaria
  • Boris Volin, Una sintesi anarchica
  • Gruppo degli Anarchici Russi all'Estero, Il problema dell'organizzazione e la nozione di sintesi
  • Gruppo degli Anarchici Russi all'Estero, Piattaforma Organizzativa dell'Unione Generale degli Anarchici (Bozza)
  • Gruppo degli Anarchici Russi all'Estero, Supplemento alla Piattaforma Organizzativa (domande e risposte)
  • Nestor Makhno, Sulla difesa della rivoluzione
  • Alcuni anarchici russi, Risposta alla Piattaforma
  • Gruppo degli Anarchici Russi all'Estero, Risposta ai confusionari dell'anarchismo
  • Petr Arscinov, Il vecchio ed il nuovo nell'anarchismo
  • Maria Isidine, Organizzazione e partito
  • Petr Arscinov, Vecchi retaggi e novità nell'anarchismo
  • Errico Malatesta, A proposito della responsabilità collettiva
  • Gruppo del 18°, Ancora sulla "responsabilità collettiva": qualche precisazione
  • Nestor Makhno, Al Congresso dei compagni francesi dell'UACR

APPENDICE:
  • Esercito Insorto Rivoluzionario (Makhnovista) dell'Ucraina, Bozza di Dichiarazione
  • 1a Sezione Italiana - Federazione Internazionale Comunista Anarchica, Manifesto comunista anarchico

giovedì 12 luglio 2007

IV Incontro Nazionale della Rete Studentesca Libertaria Anarchica

IV INCONTRO NAZIONALE DELLA RETE STUDENTESCA LIBERTARIA ANARCHICA

Roma, nei giorni 14-15-16 Luglio

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L'incontro si terrà al Laboratorio Sociale "La Talpa". L’orario di inizio nel giorno 14 Luglio è previsto per le ore 11.
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L'odg proposto è:
  1. Convivialità
  2. Resoconti sulle situazioni locali e sull'attività dei gruppi e delle individualità della rete
  3. Gruppi di ricerca: resoconti e proposte
  4. Possibili attività da coordinare per il prossimo anno scolastico ed accademico
  5. Università, Scuola e precarietà
  6. Luogo e data del prossimo incontro.
L'indirizzo è via Ostuni 9, sulla Prenestina.
Per chi venisse coi mezzi basta prendere il 14 a Termini per 23 fermate.

-Rete Studentesca Libertaria Anarchica-

venerdì 6 luglio 2007

DPEF: La carità tra le macerie

DPEF: La carità tra le macerie

Il Governo dell'Unione vara il suo secondo Documento di Programmazione Economico Finanziaria ed annuncia una storica svolta dopo l'emergenza. E mette sul piatto la bellezza di 6,5 miliardi di euro! Due e mezzo li prende dal famoso "tesoretto" dell'extragettito fiscale e gli altri 4 li prende quasi tutti - udite, udite!! - a titolo di anticipo dal TFR trasferito all'INPS. Ancora una volta soldi "freschi" presi dalle tasche dei lavoratori/trici!

Fatta la raccolta dei nostri soldi, ecco che con caritatevole magnanimità il governo intende dare

  • 2,3 miliardi per il sociale (tra i quali spiccano i 900 milioni di una tantum per le pensioni basse ed i 700 milioni agli ammortizzatori sociali per i giovani precari);
  • 2,3 miliardi per lo sviluppo, di cui 2 mld vanno a Di Pietro per le infrastrutture e 300 mln vanno agli imprenditori per incrementare il salario di produttività nella contrattazione e per gli straordinari;
  • 1,9 miliardi per la sicurezza e la spesa dei ministeri (ancora soldi alla "politica" e all'apparato repressivo dello Stato!!).

E tutto questo anche a costo di portare il rapporto tra deficit e PIL dal 2,1% al 2,5% e fare una bella litigata con quelli di Bruxelles che volevano invece mettere tutto nel risanamento del conti pubblici italiani. E per il 2010 tutti i dati economici dovrebbero andare per il meglio. E bravo il governo che se ne frega dell'Europa!?

Ora, al di là che il DPEF può essere disatteso dalla Legge Finanziaria per il 2008 e che le previsioni quinquennali pure, vale la pena di notare che siamo di fronte a misure strettamente congiunturali, senza alcun carattere strutturale e continuativo, né sul piano delle risorse né su quello della spesa.

Sul piano delle risorse, il tesoretto non è frutto di politiche tese alla lotta all'evasione fiscale.

Sul piano della spesa, il bonus di 350 euro per circa 2 milioni di pensionati vale solo per il 2007 e comunque ne restano fuori almeno ancora 1 milione e mezzo di pensionati; i soldi a sostegno dei giovani sono uno sberleffo a confronto della situazione del lavoro precario in Italia ed in una certa misura sanciscono l'impianto legislativo vigente; gli stanziamenti per la contrattazione integrativa sono finalizzati alla produttività e agli straordinari.

Insomma stiamo parlando di interventi per la sussistenza, di assegni erogati per le famiglie e le prime case, per fasce d'età o di genere, per la "sfortuna" di essere precari/e o per il ricatto della produttività. Il lavoro viene cancellato come valore sociale, salvo che non sia legato appunto allo sfruttamento e alla precarietà.

Stiamo parlando perciò di carità tra le macerie.

Macerie di una società in cui la vera emergenza non erano e non sono i conti pubblici, ma ancora una volta - e come sempre - lo sfruttamento dei lavoratori/trici.

Infatti basta andare a vedere

  • la situazione dei salari reali che vede l'Italia agli ultimi posti in Europa per retribuzioni lorde annue, retribuzione media oraria e rivalutazione dei salari (ricerca Eurispes),
  • la crescita del numero dei lavoratori precari al 54,6% sul totale della forza lavoro (dati Unioncamere),
  • l'alto numero di ore di lavoro in un anno (1800), inferiore solo a Portogallo e Grecia (dati Ocse),
  • il costo del lavoro orario che in Italia è di 17,25 dollari contro i 31 della media europea (e Confindustria si lamenta pure!!),
  • il numero degli incidenti e dei morti sul lavoro,
  • le discriminazioni verso lavoratori e lavoratrici migranti

per rendersi conto dell'ipocrisia insita nel DPEF e della reale emergenza sociale nel paese.

E quand'anche si volessero apprezzare tali interventi, vale la pena di ricordare

  • che sulle pensioni è in corso una trattativa che rischia di vedere aumentare l'età pensionabile e diminuire la pensione,
  • che sulla casa il governo taglia l'ICI ma col decreto sfratti butta in mezzo alla strada centinaia di persone,
  • che incombe la riforma della contrattazione con preannunciati funerali del contratto nazionale di lavoro,
  • che ha preso il via il disegno di legge sul federalismo fiscale con previsione di nuovi tributi locali,
  • che le privatizzazioni continuano e questa volta tocca alle Poste, all'Istituto Poligrafico dello Stato, della Tirrenia e della Fincantieri, con ricadute negative sull'occupazione.

Ma se questa è l'emergenza vera, allora la svolta non sta in opere di carità una tantum, nella "bontà" di un governo di "centro-sinistra" o nelle "virtù" concertative di sindacati da ministero; la svolta sta in una ripresa delle lotte sociali e sindacali, in una rinnovata capacità autonoma e rivendicativa dei lavoratori/trici nella contrattazione su salario, orario e diritti sindacali per tutti nei posti di lavoro, in una piattaforma sociale "di spinta" che punti al superamento della legislazione sulla precarietà e sull'immigrazione, alla dismissione dei progetti di devastazione e militarizzazione dei territori.

Nella difficile situazione attuale, lo sciopero generale del sindacalismo di base per il 13 luglio è un tentativo di mobilitazione - che insieme a quello dei metalmeccanici del 21 giugno scorso - cerca di rilanciare la conflittualità e di ridare protagonismo alle classi lavoratrici.

Per la ricomposizione ed il federalismo delle lotte, per l'unità e la solidarietà!

FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI

4 luglio 2007