martedì 4 settembre 2007

Sopruso ecologico a Valcanneto

Segnalo una situazione di "sopruso" ecologico in atto in una delle valli più belle del Parco Nazionale D'Abruzzo.La valle si trova nel versante laziale del suddetto parco, nel Comune di Settefrati (FR) ed è conosciuta come Valcanneto.Valcanneto è una valle molto bella, caratterizzata dalla presenza di faggete secolari e dal percorso del Torrente Melfa, ricco di cascatelle e pozze d'acqua limpidissima.Purtroppo anche questo incantevole sito naturale ha dovuto conoscere l'arroganza di santa romana chiesa. All'imbocco della valle, dove finisce la strada asfaltata, è infatti presente una chiesa-santuario dedicato alla madonna del canneto, meta di vari pellegrinaggi durante l'anno, la cui presenza non si può certamente definire discreta. Difatti, oltre ad essere un vero e proprio sgorbio architettonico che non ci azzecca nulla con la valle (ma questo è un giudizio personale), con la sua attività deturpa la tranquillità del luogo sia con messe recitate con altoparlanti che con lo scandire continuato dell'orario per mezzo di campane elettriche (con l'immenso gaudio degli animali del posto e degli avventori naturisti che vorrebbero un pò di pace nel "silenzio" del parco, visto che di parco nazionale si tratta!).Ma non è questo che volevo portarvi a conoscienza.Premetto che nella valle è presente anche una casa dei Salesiani, in posizione più interna rispetto al santuario, che in luglio-agosto è sempre piena di gente.Quest'anno, nell'ultima settimana di luglio, ho campeggiato per alcuni giorni nella valle insieme a mio figlio e ad altri due amici. Uno di questi, durante una passeggiata mattutina, ha scoperto che questi scaricano, indisturbati, i loro liquami nel greto del Torrente Melfa, che li è secco poichè l'acqua scorre all'interno dei depositi alluvionali.Preciso che la falda del Melfa, unitamente ad una sorgente di grande portata che sgorga nelle vicinanze, alimenta gli acquedotti di decine di Paesi che si trovano alle pendici delle montagne del parco.Abbiamo documentato il fatto con un video che abbiamo deciso di rendere pubblico attraverso il sito web di "youtube", al link: http://it.youtube.com/watch?v=zZ-vsjiwFDM

Zatarra

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