lunedì 30 giugno 2008

Comunicato lavoratori/trici del 3° settore di Roma

Comunicato sindacale alla cittadinanza:

SENZA SALARIO, NESSUN SERVIZIO !!

Il sindaco Alemanno, con un atto d’arbitrio, ha bloccato, per il mese di giugno, tutti i finanziamenti comunali destinati alla spesa sociale impedendo nei fatti, il pagamento degli stipendi dei/lle lavoratori/trici del 3° settore e la possibilità concreta di espletare i servizi alla persona (anziani, disabili, minori, ecc....), gettando così nel caos i già disastrati servizi sociali del Comune di Roma.

La pessima scelta del sindaco Alemanno aggrava di colpo le già precarie condizioni dei/lle lavoratori/trici delle cooperative sociali, che, giusto per fare qualche esempio, sono il frutto dell’applicazione diffusa e disinvolta dei contratti a collaborazione, del mancato rinnovo del Contratto nazionale collettivo di categoria (che aspettiamo da 30 mesi !!!) e della totale disapplicazione delle norme a tutela della salute e della sicurezza di chi lavora.

Nella Coop. Soc. “Obiettivo 2000” operante in VI e IV Municipio, in seguito al blocco delle commesse comunali, non saranno pagati gli stipendi per tutto il mese di giugno e, all’oggi, non è neanche possibile venire a conoscenza di un termine certo entro il quale saranno adempiuti.

Non possiamo, né noi né le persone utenti dei servizi sociali, pagare i disastri delle attuali e delle precedenti amministrazioni comunali!! Senza un miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro non si possono fornire servizi efficienti alla cittadinanza!! Senza la certezza del salario non si possono offrire servizi!!

In ragione di questo, tramite l’Unione Sindacale Italiana/Ait, i lavoratori e le lavoratrici di “Obiettivo 2000” sono entrati in STATO DI AGITAZIONE ed hanno avviato le procedure per l’indizione di uno SCIOPERO che blocchi i servizi nel caso in cui i salari non dovessero essere erogati.

:: Assemblea del 23/06/08 dei/lle lavoratori/trici
della Coop. Soc. “Obiettivo 2000’’.
:: R.s.a./USI-Ait (Coop. Soc. ‘’Obiettivo 2000’’).


L’USI AIT e il COORDINAMENTO LAV. TERZO SETTORE di ROMA promuovono una ASSEMBLEA PRESIDIO sotto l’ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI del Comune di ROMA in Viale MANZONI 16 – GIOVEDI’ 3 LUGLIO 2008 – dalle 12 alle 16.
In diverse cooperative o enti possiamo coprirlo con assemblea sindacale, in ogni caso invitiamo tutti/e alla massima partecipazione per sbloccare la situazione al Comune.
Info: 06/70451981

mercoledì 25 giugno 2008

Nuovi inceneritori in Campania

Postiamo, per conoscenza, un articolo sui nuovi impianti di incenerimento campani a riprova di come una pratica non remunerativa, ossia l'incenerimento dei rifiuti, diviene di nuovo economicamente competitiva grazie ai contributi statali (i famosi Cip6).
Inoltre è ormai accertato che le cosiddette ecoballe, confezionate negli ultimi anni in Campania da impianti malfunzionanti con i quali si sono arricchiti mafie del sud e imprenditori del nord e che verranno bruciate nei nuovi impianti, non possono essere considerati CDR, in quanto i rifiuti che le compongono non sono stati trattati ma solo triturati. Quindi all'interno c'è di tutto, ovviamente anche PVC e residui metallici, e nei prodotti della combustione per forza di cose saranno presenti diossine e metalli pesanti.



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Napoli – Cip6: passato l’emendamento

Gli inceneritori campani di Napoli, Salerno e Santa Maria La Fossa usufruiranno degli incentivi per le fonti rinnovabili, contro il parere dell’Unione Europea, ma non solo… Il Governo viene battuto due volte alla camera sul “decreto rifiuti”

venerdì 20 giugno 2008 11:27

VIA libera al Cip6. Non è stato facile, ma alla fine ieri la Camera ha approvato gli incentivi per i termovalorizzatori campani. Come si ricorderà, il governo Prodi aveva già garantito il ricorso a questo strumento per l´impianto di Acerra, in parte derogando rispetto all´ultima finanziaria del 2007. Occorreva però far rientrare in gioco il Cip6 anche per gli altri tre impianti, Santa Maria La Fossa, Salerno e Napoli, ora previsti dal decreto che Montecitorio sta tentando di convertire in legge.
A colmare il vuoto ci aveva pensato per la verità l´opposizione. Era stato proprio Tino Iannuzzi, segretario regionale del Pd campano, a presentare in commissione l´emendamento apposito, tirandosi dietro peraltro gli improperi di Legambiente. A sua volta l´emendamento Iannuzzi, una volta approdato in aula, era stato lievemente modificato dal gruppo Pd, con una dizione che restringeva l´applicazione degli incentivi «con particolare riferimento alla parte organica dei rifiuti stessi». Era l´escamotage lessicale con il quale si intendeva rilegittimare l´uso di uno strumento nato come appoggio allo sviluppo di tecnologie rinnovabili.
Sul Cip6 però arrivava l´opposizione ad esempio di Mario Tabacci. Idem l´Italia dei valori. A questo punto Bertolaso sentiva il bisogno di scendere in campo in prima persona. Per spiegare che «quattro termovalorizzatori sono il minimo indispensabile per uscire dall´emergenza. In Campania sono stoccate 5 milioni di ecoballe di cui non sappiamo che fare e l´unico modo per togliere questa vergognosa presenza è bruciarle: se usiamo un solo termovalorizzatore non saranno sufficienti 15 anni». Dunque Acerra, dove «possiamo ultimare i lavori e accendere la prima delle tre linee all´inizio del prossimo anno», non basta. Servono gli altri tre impianti, ma quel che è certo è che «senza i fondi Cip6 i bandi di gara per la gestione dei termovalorizzatori continueranno ad andare deserti. E in quel caso possiamo prendere questo decreto legge e metterlo nel cassetto».
Richiamo che ha sortito il suo effetto. Poco dopo l´emendamento è stato votato. Fra i primi a congratularsi proprio Iannuzzi: «É una norma straordinaria ed eccezionale per favorire la costruzione dei termovalorizzatori». Eppure Bertolaso non è uscito indenne dalla seduta. Prima della conclusione, la maggioranza è andata sotto su un emendamento dei dipietristi, che impone il ricorso al concorso pubblico per assumere dirigenti ai fini della gestione dell´emergenza, fino alla fine del 2009. Il testo originario lasciava una riserva del 50 per cento degli eventuali assunti da scegliere per concorso, ma fra il personale già in servizio presso la protezione civile. L´esame del decreto in aula riprenderà martedì prossimo. Si dovrebbero votare anche tre ordini del giorno, accolti da Bertolaso, per sciogliere i Comuni dall´obbligo di entrare nei consorzi, utilizzare ex aree Pip dove stoccare i rifiuti inertizzati e indurre i venditori a trattenere presso di loro gli imballaggi.

da: http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=9667

giovedì 12 giugno 2008

NON C’E’ SICUREZZA SENZA DIRITTI

La sezione di Roma della Federazione dei Comunisti Anarchici esprime la sua solidarietà ai compagni ed alle compagne dei centri sociali romani che sabato 14 Giugno scenderanno in piazza per difendere i diritti sociali e la libertà all’agire collettivo dell’opposizione di classe.

Opposizione di classe che nasce dalla difesa dei bisogni primari dei lavoratori e dei disoccupati, primo tra tutti il diritto alla “sicurezza” sociale, di cui è parte integrante il diritto ad un abitazione dignitosa.

La necessità di un alloggio per tante famiglie di lavoratori che vivono a Roma, sia italiane che straniere, si sta trasformando sempre più in una drammatica emergenza, con affitti e rate di mutuo sempre meno confrontabili col salario.

Emergenza all’interno della quale si inseriscono furbescamente le manovre truffatrici della nomenclatura politica cittadina, sia di destra che di sinistra, alle quali sta benissimo che a Roma permanga questa situazione drammatica, perché per loro il perdurare di questa situazione significa fare affari d’oro insieme alla loro schiera di amici palazzinari, ben rappresentati in tutti gli schieramenti del gota politico romano.

Ma è anche un antagonismo che esprime la difesa di quegli spazi sociali che, pur con tutti i loro limiti di comunicabilità, rappresentano una delle ultime frontiere da cui ripartire per una nuova fase di opposizione territoriale, sociale e politica.

Una nuova fase che sappia unificare le lotte di tutti i settori del proletariatio romano, italiano e straniero, sulle tematiche dell’autogestione, del rifiuto della delega di potere, di solidarietà di classe, di antirazzismo e antisessismo.

Per questo il 14 Giugno saremo in piazza insieme ai compagni e le compagne del Laboratorio Sociale La Talpa ed insieme a L'ALTRA ROMA in difesa dei centri sociali, per un rilancio di un vero piano di Case Pubbliche, in difesa dei beni comuni e della nostra salute, per un lavoro sicuro ed un reddito garantito per tutti e tutte, per costruire una città dell’accoglienza, plurale e multirazziale, e soprattutto in difesa dell’autonomia di classe, dell’autogestione e della sperimentazione di pratiche di autogoverno.

Federazione dei Comunisti Anarchici
Sez. di Roma “Luigi Fabbri”

venerdì 6 giugno 2008

COMUNICATO DI SOLIDARIETA’ AL GAY PRIDE DEL 7 GIUGNO

Il fascismo si evolve. Si adatta ai tempi, come tutte le ideologie autoritarie funzionali al mantenimento del sistema di schiavitù capitalista.

Oggi non dobbiamo più immaginare i fascisti come quei tragicomici figuri che imperversavano con la loro boria nell’Italia del ventennio e che, sotto l’occhio benevolo della Chiesa, dello Stato e del Capitale assicuravano al potere costituito il controllo militare del territorio.

Beninteso, la storia ci insegna che questo ruolo militare del fascismo la borghesia se lo tiene sempre da conto, ed è sempre pronta a scatenarlo contro i lavoratori e le lavoratrici quando questi pretendono di alzare troppo la testa; è successo nell’Italia del ventennio in risposta alle lotte operaie dei primi decenni del ‘900, è successo nella Spagna del ’36 in risposta alla rivoluzione libertaria, è successo in Grecia, in Cile e in tanti altri posti.

Ma oggi non dobbiamo più pensare al fascismo esclusivamente in questi termini.
Oggi il fascismo non è più solo le mani alzate a paletta, a identificare una precisa connotazione politica; oggi il fascismo è anche, e specialmente, strisciante ideologia che sta avvelenando, nemmeno più tanto lentamente, sempre più le nostre città, agendo non sempre e non solo con una mera specificità politica, ma sempre più assumendo connotati di odio sociale contro tutto ciò che è diverso dal conformismo del dominio.

Il fascismo raggiunge il suo scopo supremo quando riesce a spezzare la solidarietà tra gli individui delle classi lavoratrici, inculcando nel convivere quotidiano odio sessista e razzista che provoca il generare di false divisioni.

E la diffusione di questo malefico veleno ideologico è funzionale a tutte le massime istituzioni del potere, ad iniziare dalla Chiesa Cattolica, che con i suoi ostracismi contro la libertà e l'autodeterminazione sessuale, cerca di garantirsi il controllo assoluto sulle nostre vite.

Ma noi siamo contro tutte le forme di dominio, da quello economico a quello sessista, ed è per questo che esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità lgbt che il 7 Giugno a Roma rivendicherà i propri diritti di libertà e di autonomia da qualsiasi arrogante ingerenza statale ed ecclesiastica, e siamo contro tutte quelle forme di viscido e strisciante fascismo, espressioni dall’arroganza del più forte.

Perché ciascun* abbia la possibilità di esprimere la propria sessualità in maniera consapevole e libera, e soprattutto con la “sicurezza” che nessuno cerchi di impedircelo, ne con la violenza fisica e ne tantomeno con la coercizione di leggi sessiste.

Federazione dei Comunisti Anarchici
Sezione di Roma – “Luigi Fabbri”