venerdì 28 novembre 2008

Roma: contestazione in provincia e intimidazione polizia

Sui fatti di torino - contestazione in provincia e intimidazione polizia
Il 26 pomeriggio, dopo una giornata di sciopero nelle scuole (attuato
in ogni istituto secondo modalità differenti, dalla sciopero bianco a
quello della prima ora) un gruppo di un centinaio di studenti, assieme
anche a professori, si è recato fuori dalla sede della Provincia di
Roma con uno striscione recante la scritta "vergogna".
Si voleva denunciare pubblicare che quanto è accaduto a Torino non è
stata una fatalità, ma la logica conseguenza della condizione nella
quale versano gli edifici scolastici in tutta italia, e che la
condizione in cui versano gli edifici è a sua volta la logica
conseguenza di decenni di tagli alla spesa pubblica.
Un assessore provinciale ha incontrato gli studenti, che hanno
ribadito di non voler entrare assolutamente nei giochi dei palazzi con
il centrosinistra della Provincia che scarica la responsabilità sul
centrodestra al Governo ed il centrodestra al Governo che scarica
sulle amministrazioni locali, ma che tutte le istituzioni e tutta la
classe politica (ricordiamo che centrosinistra e centrodestra hanno
seguito negli ultimi dieci anni politicamente orrendamente simili sui
tagli alla spesa pubblica) devono assumersi la responsabilità di
quanto accaduto.
Al termine dell'incontro, i manifestanti hanno provato a muoversi
lungo le vie adiacente, in modo silenzioso, pacifico e persino sui
marcipiedi. Si voleva denunciare a tutta la città che mentre vengono
spesi miliardi per restaurare qualche castello per i vertici
internazionali le scuole cadono, letteralmente, a pezzi.
Immediata la reazione poliziesca. Gli agenti presenti hanno impedito
ai manifestanti di spostarsi, ed hanno identificato, senza alcun
motivo, tre ragazzi.

Evidentemente, qualcuno non vuole che certe verità vengano dette.
Evidentemente, qualcuno pensa il ruolo delle forze dell'ordine debba
essere quello di impedire che questo accada, magari collaborando con
qualche provocatore neofascista. Evidentemente, qualcuno vorrebbe
dimenticare al piu' presto quanto accaduto, accantonandolo sotto la
etichetta infame di "fatalità".

Evidentemente, non sarà così.


studenti e studentesse delle scuole in rivolta di roma

scuole-in-rivolta.noblogs.org

scuoleinrivolta@gmail.com

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