martedì 3 marzo 2009

Palestina-Israele, il weekend di pioggia non impedisce agli Anarchici Contro il Muro di partecipare alla lotta unitaria

Bil'in, Jayyous, Ni'ilin ed anche Silwan

La pioggia non ha cancellato la manifestazione del venerdì a Bil'in, Jayyous, e Ni'ilin contro il muro della separazione e contro l'occupazione.
Alcuni hanno aderito alla manifestazione a Silwan, nella cintura di Gerusalemme, contro lo sgombero delle famiglie palestinesi. A Bil'in, il tema della manifestazione è stato: "solidarietà con i residenti di Silwan e sostegno per l'unità nazionale".

Al cancello sulla strada del muro della separazione solita "accoglienza" a base di gas lacrimogeni. A causa del vento forte e persistente -al punto di far ritornare indietro i gas lacrimogeni- l'unità militare delle forze di stato ha cambiato idea e ci ha "permesso" di raggiungere il recinto elettronico e di restare lì fino a che non abbiamo sciolto la manifestazione.

Video clip reperibile girato a Ja'ayus il 27-2-09 su
http://www.youtube.com/watch?v=lBMIiwLwBcQ

dalla pagina web degli Anarchici Contro il Muro:
Continuano le manifestazioni a Jayyous, Bil’in e Ni’ilin il 27/02/2009
http://awalls.org/demonstrations_continue_in_jayyous_bi..._ilin

Nei villaggi della Cisgiordania di Jayyous, Bil’in e Ni’ilin, ai Palestinesi si sono uniti in questo venerdì attivisti internazionali ed israeliani per le manifestazioni settimanali in programma contro il muro di Israele. Nonostante un tempo ostile con piogge insistenti e forti venti che non si sono fermati per tutto il giorno, gli abitanti di questi tre villaggi hanno dato vita alle manifestazioni di protesta ed hanno cercato di raggiungere il muro costruito sulle loro terre per separarli.

Manifestazione contro il muro a Jayyous. Video di Yisrael Puterman
http://www.youtube.com/watch?v=lBMIiwLwBcQ

A Jayyous - dove più di 68 acri di terra sono stati devastati per aprire il nuovo percorso del muro e dove altri 1,380 acri sono stati confiscati- alcun decine di manifestanti hanno sfidato la pioggia, portandosi bandiere palestinesi e scandendo slogan contro il muro.
Ma, appena il corteo di protesta è giunto alla periferia del villaggio per proseguire sulla strada in direzione del muro, i soldati hanno iniziato a sparare i gas lacrimogeni e le granate assordanti, costringendo la gente a fare marcia indietro e provocando il lancio di pietre da parte dei giovani per ritorsione.
Le jeep dell'esercito sono poi entrate nel villaggio, i soldati hanno fatto irruzione nelle case, perquisendo, maltrattando ed intimidendo la gente.
Poco dopo, l'esercito ha imposto il coprifuoco sull'intero villaggio, come forma di punizione collettiva allo scopo di dividere gli abitanti e fermare così le manifestazioni.

E' il caso anche di ricordare che nelle ultime settimane, Jayyous è stato vittima di un'intensa repressione, comprese ripetute occupazioni militari del villaggio con uso di proiettili veri contro i manifestanti (solo 9 giorni prima, più di 20 jeep erano entrate nel villaggio ed i soldati avevano fatto dei raid nelle case, occupandole e lanciando bombe assordanti nelle case per aprirsi un varco dove mettere un cecchino.
65 residenti, compresi gli organizzatori delle manifestazioni settimanali sono stati rastrellati ed interrogati e poi 17 di loro arrestati subito dopo.

A Ni’ilin, i residenti si sono riuniti dopo la preghiera del venerdì ed hanno provato a manifestare dalla strada principale del villaggio in direzione del muro. Il sentiero ad est era bloccato da una jeep dell'esercito, ed il terreno fangoso avrebbe reso molto difficile compiere spostamenti veloci, per cui i manifestanti sono ritornati nel centro del villaggio e poi verso l'ospedale da dove hanno iniziato a marciare sulla strada asfaltata in direzione del cantiere del muro. Ma una considerevole presenza militare ci aspettava dietro gli ulivi in fondo alla strada, così i soldati ci hanno attaccato con i lacrimogeni e le bombe assordanti ancora prima di lasciarci alle spalle la periferia del villaggio.
Quando le truppe hanno iniziato ad avanzare verso il villaggio, la gioventù locale ha alzato delle barricate ed ha cercato di respingere i soldati tirando di fionda e con petardi. I soldati si sono quindi posizionati nei dintorni di Ni’ilin da dove hanno sparato una grande quantità di gas nelle strade e nei vicoli, ricevendo in risposta lanci di pietre.
E' andata avanti così per un paio d'ore, dopo di che le truppe si sono ritirate dalla zona. Alcune persone sono state lievemente ferite dalle bombolette di gas ed intossicate dalle inalazioni di gas.

Manifestante prende a calci una bamboletta di gas a Bil'in. Foto di Haytham Al Khateeb
http://awalls.org/files/images/Bilin-27-02-09.jpg

A Bil’in, i manifestanti si sono riuniti a mezzogiorno ed hanno marciato dopo la preghiera verso la strada del muro. Portavano uno striscione gigantesco dipinto con tutte le insegne delle diverse fazioni politiche palestinesi, come simbolo di unità, mentre altri striscioni portavano scritte di condanna del razzismo di Israele e della sua violenza contro i civili -in questa settimana esercitata a Silwan, Gerusalemme Est, dove l'esercito ha recentemente demolito le case del rione di Bustan.

Nonostante la pioggia ed i gas sparati dalle truppe israeliane posizionate dall'altra parte del muro, alcuni manifestanti sono riusciti ad attraversare il cancello nell'area tra i due recinti per restare lì almeno 20 minuti, urlando per la pace e contro il furto di terra perpetrato da Israele. Parecchi sono stati intossicati dall'inalazione dei gas.

Link collegato: http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/
Ilan Shalif (AAtW)
(traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali)

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