domenica 13 settembre 2009

COMUNICATO STAMPA - USI AIT SCUOLA

UN CONSIGLIO DAI PRECARI DELLA SCUOLA AL MIUR: GIOCATE AL SUPERENALOTTO PER POTER FINANZIARE QUANTO E' STATO TAGLIATO DA TREMONTI E PER POTERCI ASSUMERE TUTTI/E

Oggi 10 settembre una delegazione USI AIT SCUOLA, SISA (che sono uniti da un Patto di collaborazione) e precari co.co.co. ATA ha incontrato, in particolare sui problemi del precariato e sui tagli finanziari alla scuola pubblica, dirigenti del MIUR e del MINISTERO DEL LAVORO, come previsto dalla normativa vigente per il tentativo di conciliazione - dato lo stato di agitazione e il prossimo sciopero della SCUOLA proclamato dal sindacato autogestito USI AIT SCUOLA a livello nazionale, anche a sostegno delle mobilitazioni dei precari.

Pur ringraziando la disponibilità dei dirigenti ad ascoltare le richieste dell'USI e dei precari ed a rispondere in merito, si è evidenziata l'impossibilità del MIUR a dare soluzioni credibili per la scuola e per le migliaia di precari docenti ed ATA perdenti posto (sicuramente meno dei 60.000 previsti per il pensionamento di 30.000 docenti, in gran parte da sostituire).

In ogni caso quello della scuola è il più grosso taglio in un'azienda pubblica o privata, dalle ristrutturazioni industriali degli anni '80. Un licenziamento massiccio di forza lavoro altamente qualificata e professionale che si aggiunge ai previsti 700.000 licenziamenti che fino alla prossima primavera dovremo subire nel nostro paese, con la speranza di una sostanziale inversione di tendenza alla devastante crisi economica che i paesi capitalisticamente più avanzati stanno passando.

Mentre ad alcune richieste non veniva data risposta perchè più politiche o più legate alla contrattazione di comparto, veniva da parte del MIUR fatta presente la volontà del Ministro Gelmini di venire incontro al precariato, sia con la concessione di una specie di cassa integrazione sia pure parziale per i soli 12-13.000 insegnanti con incarico annuale che per i tagli imposti dalla finanziaria non avrebbero più avuto possibilità di lavorare con continuità, anche se a tutto scapito di quei 18.000 precari di terza fascia che di fatto rischiano in molte città di non avere più chiamate. Ricordiamo infatti che il decreto emanato dal governo (ma contestato da subito nelle piazze) obbliga gli ex supplenti annuali "tagliati" ad accettare qualsiasi supplenza breve, pena la perdita del "sussidio".

Per quanto riguarda la situazione ATA i tagli agli organici rendono difficile veramente l'apertura della scuola, con tutti i rischi alla sicurezza che ne susseguono; si è parlato anche degli amministrativi con contratti di collaborazione coordinata per i quali il Ministro Gelmini ha avuto fondi solo fino alla fine del mese di Dicembre (260 milioni!)..

Tutta la scuola rientra in un discorso di poca considerazione da parte governativa, come già avviene per l'Università e la Ricerca, forse si pensa di sostituire la funzione educativa, la capacità di far crescere la coscienza critica, con il solo uso della TV al quale il governo Berlusconi è particolarmente "appassionato".
Noi come lavoratori della scuola pensiamo che la funzione della scuola pubblica sia centrale per la crescita delle nuove generazioni, non pensando affatto che "tronisti e veline" siano i lavori del "futuro" per i nostri giovani.

Per i motivi sopraesposti l'USI AIT SCUOLA, il SISA, i precari ATA non si ritengono soddisfatti dalla buona volontà del MIUR di trovare in futuro altri soldi o di dover sperare in malattie del personale a tempo indeterminato o nei prossimi pensionamenti, ma hanno consigliato al MIUR di utilizzare i pochi fondi a disposizione per giocare al superenalotto così da poter sperare in vincite fruttuose, tali da poter assicurare uno stipendio e una assunzione dei precari.
Né ritengono che i temi non trattati del salario, della sicurezza nelle scuole o ancor più quello dei diritti sindacali o l'ammissione anche ad incontri periodici richiesti in questa occasione (per ora riservati ai soli sindacati "ufficiali", ormai scavalcati da anni dalle lotte di lavoratori, precari e studenti) siano di poca importanza.

Per tutti questi motivi confermano l'indicazione dello sciopero generale per il 23 ottobre, la continuazione di un periodo di stato di agitazione che deve vedere unite tutte le strutture di base, i comitati ed i sindacati disponibili alla lotta, cercando di dare maggiore visibilità alla stessa e indicano al movimento di lotta dei precari anche la possibilità di far pesare la propria forza nei confronti del Ministro Tremonti autore e fautore dei tanti tagli finanziari che la scuola pubblica sta subendo.

Segreteria Usi Ait Scuola

Nessun commento: