domenica 4 aprile 2010

Padova, RU 486: le donne si mobilitano subito!


Iniziativa di protesta ieri a Padova delle "Donne in Movimento" contro l’attacco del neo-governatore leghista Zaia alla libertà di scelta delle donne e alla legge 194

Si è svolta ieri mattina a Padova una iniziativa di Donne in Movimento davanti alla Clinica Ostetrica dell’Ospedale.
Una risposta immediata dopo le dichiarazioni del neo-governatore Zaia. Zaia ha dichiarato ieri "Non daremo mai l’autorizzazione per poter trovare questa pillola nei nostri ospedali".

Anche i medici non obiettori sono allibiti: "Noi sappiamo che c’è una normativa dello Stato che ha permesso la circolazione del farmaco, che rientra nell’ambito della 194, a livello ospedaliero. Non è ancora mai accaduto che una Regione possa bloccare un medicinale approvato in sede nazionale".

E’ evidentemente a tutti che si tratta di un vero attacco alla legge 194: è l’uguaglianza delle opportunità e dei servizi ad essere messa in dubbio con queste dichiarazioni. In un certo senso la scelta di Cota e di Zaia è già un pezzo di secessione più che una dichiarazione di fede.
L' avevamo già visto su altre questioni come l’accesso ai servizi sanitari, alla casa o all’istruzione per i migranti irregolari.

Ecco il testo del comunicato.194 via crucis delle donne

ATTACCO ALLA LIBERTA' DELLE DONNE
E' di questi giorni l'annuncio che il farmaco RU 486 è arrivato in Italia e che sarà commercializzato nei prossimi giorni.
Non ancora insediati, due neo governatori leghisti, già stanno lanciando i loro anatemi contro l'aborto.
Parliamo di Cota e di Zaia, rispettivamente neo eletti presidenti della regione Piemonte il primo, della regione Veneto il secondo, i quali come primo intervento politico nella loro nuova veste, dichiarano che bloccheranno la commercializzazione del farmaco suddetto.
Plaude tutto il clericato, in primis il papa Benedetto e il monsignor Fisichella che è il presidente della pontificia accademia per la vita.
Tutto questo rappresenta un attacco insopportabile alla libertà di scelta delle donne!
Le donne negli anni '70 hanno lottato duramente per ottenere il diritto di interrompere la gravidanza senza il rischio di morire.
Esiste oggi la legge 194 che garantisce questo diritto. Non è la legge perfetta e, in questo paese, è stato fatto di tutto per renderla inefficace e in questi decenni ha subito molti attacchi.
Negli anni '80 poi è stato introdotto in vari paesi dell'Europa, Italia esclusa, l'aborto farmacologico (con l'impiego della RU 486) che permette alle donne di interrompere la gravidanza entro i primi 49 giorni di amenorrea ed evita alla donna il ricovero ospedaliero.
Dopo lunghe vicende, finalmente anche qui sarebbe da oggi possibile poter scegliere questo metodo di interruzione della gravidanza.
Oggi però la lega nord attacca le donne, in particolare le donne venete e piemontesi, cercando di impedire in tutti i modi l'introduzione nelle farmacie degli ospedali di questo prodotto farmaceutico che dovrebbe invece essere a disposizione delle donne che scelgono tale metodo.
E' indispensabile che noi donne ci opponiamo con forza all'attacco alla libertà di poter scegliere, sulla propria vita, sul proprio corpo.
I nostri corpi non sono a disposizione di terzi, non sono proprietà privata di altri che possano disporre a proprio piacimento della nostra vita.
La nostra libertà ed indipendenza sono seriamente messe a repentaglio da integralismi, da reazionarismi ed obiettori che vogliono relegare le donne a ruoli secondari e togliere la libertà ed i diritti acquisiti, che vogliono riportare le donne ad abortire clandestinamente, pagando profumatamente medici “obiettori” o morendo di emorragia o di setticemia in mano alle “mammane”.
Segnaliamo inoltre che nel veneto la giunta fuoriuscente ha già predisposto l'inserimento obbligatorio e il finanziamento di “associazioni che si occupano di educazione familiare”, alias “movimento per la vita “ all'interno dei consultori.

GIU' LE MANI DAI NOSTRI CORPI!!!
Donne in Movimento

Nessun commento: