lunedì 24 maggio 2010

Lettera aperta dell'Organizzazione Popolare Anarchica Rivoluzianaria

Organizzazione Popolare Anarchica Rivoluzianaria
17 di Maggio di 2010

Lettera aperta alle sorelle ed i fratelli migranti latini negli Stati Uniti
da parte dell'Organizzazione Popolare Anarchica Rivoluzionaria del
Messico

Sorelle e fratelli,
Sappiate che noi, i vostri parenti, amici e amiche e fratelli di classe in Messico
ed in America latina in generale guardiamo oggi pieni di rabbia proletaria
l'offensiva razzista del governo nordamericano contro gli e emigranti,
particolarmente latinoamericani, benché non siano gli unici. La recente
criminalizzazione dei latini in Arizona, con la legge sull’anti-immigrazione
SB1070, è un nuovo colpo contro coloro che hanno dovuto abbandonare le
loro terre di origine alla ricerca di un futuro migliore.

L'oppressione e lo sfruttamento nel quale vivono negli Stati Uniti gli
immigranti, la segregazione razziale e culturale che già esisteva, si vede oggi
vergognosamente aumentata con la legalizzazione della persecuzione nei
confronti dei latini.

Sulla spinta dei settori più reazionari della classe padronale nordamericana,
migliaia di americani si sono lasciati influenzare dalle oscure intenzioni del
governo e dell'alta borghesia nordamericana ed incolpano i latini delle gravi
problematiche sociali che angosciano milioni di nativi negli Stati Uniti, in
generale per effetto della crisi economica causata proprio dai loro stessi
capitalisti.

Quello che i governanti a tutti i livelli negli Stati Uniti non dicono, è che è
stata proprio la loro loro attività imperialista nei paesi confinanti e vicini ciò
che ha portato milioni di persone ad andar via dalle loro case, dal Messico e
dal centro America, dove hanno sostenuto gli interessi imperialisti, e li
sostengono tuttora come in Honduras, le dittature militari e i governi burattini
che hanno seminato fame e sangue nella nostra regione e che oggi
colpiscono milioni di donne ed uomini obbligati a lasciare le loro famiglie per
fuggire dalla violenza e dalla miseria.

Il reazionario e razzista governo dell'Arizona, non è tanto lontano nelle sue
azioni dal governo di Barack Obama, il quale non solo ha mantenuto la
politica persecutoria dell'amministrazione Bush, ma ha aumentato del 60%,
secondo organismi non governativi, il numero delle deportazioni.

Le retate si succedono giorno dopo giorno e l’accerchiamento contro milioni
di latini si allarga senza che finora si sia potuto fermare. La fiducia riposta da
milioni di americani in Obama è calpestata oggi dalla stessa amministrazione
che operai, impiegati e braccianti hanno portato al potere.

Questo dimostra chiaramente che né negli Stati Uniti, né in America latina, né
in nessun altro posto del mondo, i governi, per quanto si dicano a favore del
"cambiamento" e per quanto si professino amici del popolo, possono offrire
una vera soluzione ai problemi degli sfruttati e degli oppressi, cioè, dei
lavoratori e dei più poveri.

Obama, come qualunque altro governante, ha per missione quella di
mantenere l'iniquità del sistema economico, dove la maggioranza della gente
lavora dall'alba al tramonto solamente per sopravvivere, mentre una
minoranza parassita detiene i mezzi di produzione, appropriandosi delle
ricchezze prodotte dalla maggioranza proletaria e condannando questa alla
miseria.

Questo sistema ingiusto, il capitalismo, si regge con l'azione repressiva e
coatta degli Stati la cui funzione è difendere la proprietà privata e
salvaguardare i furti che compiono i padroni. Obama come capo di Stato ha
questa missione e non può, anche se volesse, sottrarsi ai suoi compiti.

Oggi le piantagioni, le fabbriche, i campi ed i quartieri dove vivono giorno per
giorno le nostre sorelle ed i nostri fratelli, sono diventati un campo di
concentramento, dove il solo fatto di appartenere ad un gruppo razziale è
sinonimo di delinquere.

Dal Messico, noi Anarchici Rivoluzionari portiamo la nostra solidarietà alla
popolazione immigrante, l'autentica anima laboriosa dello Stati Uniti; siamo
vicini alla popolazione nera, quella indigena e ai bianchi poveri; sappiamo che
oggi stanno vivendo le loro ore più difficili davanti all'aggressione della
disoccupazione, alla miseria, alla “migra” (le guardie d’immigrazione) e la
polizia.

Facciamo un appello all'azione rivoluzionaria ed internazionalista alle
lavoratrici ed ai lavoratori del mondo per appoggiare i latini, oggi perseguitati
negli Stati Uniti, e per sconfiggere l'apartheid e lo schiavismo mascherato in
cui vivono milioni di clandestini negli Stati Uniti.

Le giornate di lotta intraprese in tutti lo Stati Uniti dai latinoamericani,
appoggiati da sindacalisti, difensori dei diritti umani, associazioni civili e
religiose, etc. potranno solo ottenere un vero cambiamento se respingono
coscientemente la via giudiziaria, poiché sono queste stesse leggi quelle che
oggi brandisce la minoranza sfruttatrice nordamericana per perseguire gli
immigranti.

Una soluzione di fondo al problema sociale dell'immigrazione deve essere
per forza una via rivoluzionaria che leghi immigranti illegali e legali, alla
popolazione nera, alle minoranze, ai bianchi poveri, cioè, una soluzione che
rispettando le differenze culturali, possa andare oltre i conflitti razziali,
trasformando questi in CONFLITTI DI CLASSE.

Le tradizionali dimostrazioni, boicottaggi e marce, devono essere
accompagnati dagli scioperi nelle piantagioni, nelle fabbriche e sui campi,
dall'occupazione di uffici governativi, dall'organizzazione di brigate di
autodifesa nei quartieri contro la destra, la “migra” e la polizia, e dalla
costruzione di un grande movimento delle lavoratrici e dei lavoratori che
contesti ai banchieri e ai padroni, alla borghesia, il controllo sulle nostre vite.

Il passato 1° Maggio si è dato il segno, l’esempio del potenziale della
mobilitazione dei latini. Quel potenziale bisogna usarlo per battere gli
interessi della cupola governante nordamericana.
Oggi tocca a voi sorelle e fratelli immigranti, alzare il livello dello scontro nei
confronti del governo dello Stati Uniti così come questo ha fatto con la sua
guerra imperialista in giro per il mondo. Oggi bisogna appoggiarsi alle
esperienze di lotta degli immigranti e del popolo nero, su figure come quelle
dei Martiri di Chicago, di Ricardo Flores Magón (rivoluzionario messicano
assassinato in una prigione nordamericana dal governo), di Nicola Sacco e
Bartolomeo Vanzetti, immigranti italiani anarchici assassinati dal il governo
dello Stati Uniti, di Seale, di Newtón e del movimento di autodifesa nero, di
Mumia Abu Jamal, di Leonard Peltier e degli altri detenuti politici nelle prigioni
degli Stati Uniti.

Con l'esempio di questi e di molti altri, donne ed uomini liberi, con la loro
lotta che è oggi quella della nostra classe dobbiamo avanzare ed essere uniti.
Per i nostri popoli, per i caduti che cercavano di attraversare la frontiera,
sotto le pallottole della “migra” o nel deserto. Per le giovani vittime della
violenza nei quartieri esacerbati sempre più dalle autorità. Per noi ed i nostri
figli, oggi più che mai:

AZIONE DIRETTA E LOTTA RIVOLUZIONARIA FINO A VINCERE!
EVVIVA L'INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!
RESISTETE FRATELLI E SORELLE!
NESSUNA FIDUCIA IN OBAMA E NELLE SUE MENZOGNE!
PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE FRONTIERE E LA COSTRUZIONE DI UN
MONDO SOCIALISTA E LIBERTARIO!

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