lunedì 11 ottobre 2010

Comunicato finale 2° incontro nazionale dei Coordinamenti dei Lavoratori Autoconvocati

Comunicato finale 2° incontro nazionale dei Coordinamenti dei Lavoratori Autoconvocati
II° Incontro Nazionale
dei coordinamenti e dei comitati, delle delegate e delegati, delle lavoratrici e lavoratori in lotta contro la crisi
per la costruzione unitaria e dal basso di tutte le prossime mobilitazioni contro le scelte di governo padroni e sindacati corrotti

Nel II incontro nazionale della Rete dei lavoratori/trici delegati RSU/Rls coordinamenti e comitati di lotta riuniti contro la crisi, si è confermata la necessità di proseguire su un percorso che vada oltre gli steccati di appartenenza per connettere ogni energia che possa opporsi alle formule antipopolari proposte da Governo e Confindustria per uscire da una crisi provocata da loro stessi.
Del resto la fase che si pone davanti a partire dal Collegato al lavoro appena approvato alla Camera, l'attacco al CCNL come per le deroghe al Contratto dei metalmeccanici, il piano Marchionne per Pomigliano, l'attacco ai lavoratori pubblici con il blocco degli aumenti salariali, i tagli alla scuola, all'università e alla ricerca come risorse e posti di lavoro, sono l'antipasto di un nuovo Patto (anti) Sociale che non possiamo accettare.

Il tentativo di cooptazione dell'intera CGIL in questo nuovo patto, a fronte di una insufficiente capacità di mobilitazione unitaria del sindacalismo di base, significherebbe l'ultimo tassello per una normalizzazione del conflitto.

Per questi motivi tutti gli interventi hanno raccolto la proposta di partecipazione alla manifestazione dei metalmeccanici per portare all'interno di essa la proposta di un Coordinamento autoconvocato per uscire dalle strettoie delle proprie identità e rilanciare dal basso uno sciopero generale unitario che faccia sentire forte il grido di opposizione a queste politiche di sfruttamento.

Tutti gli intervenuti hanno solidarizzato con le forme di lotta espresse nelle lotte operaie di queste settimane, e si sono espressi contro la criminalizzazione delle legittime proteste a seguito degli accordi separati in assenta totale di democrazia.

Sosteniamo lo sciopero nazionale dei migranti indetto per il 29 ottobre.

Si rilancia da questo appuntamento la piattaforma di mobilitazione sui seguenti punti:

blocco dei licenziamenti, delle chiusure delle fabbriche, delle esternalizzazioni, dei tagli all'istruzione, alla ricerca e alla spesa sociale;

contro le speculazioni edilizie e finanziarie, principali cause di chiusure e delocalizzazioni;

per la distribuzione del lavoro che c'è lavorare meno e lavorare tutti a parità di salario e per la continuità del reddito;

per la stabilizzazioni di tutti i precari/e e gli atipici;

per dire No all'eliminazione del CCNL e alla ristrutturazione di tutto il mondo del lavoro;

contro la Bossi-Fini, per l'estensione dei diritti ai lavoratori migranti.
Proponiamo la costruzione di uno spezzone autoconvocato unitario per la manifestazione del 16 ottobre con tutte le realtà in lotta contro la crisi che condividano questi punti di piattaforma, come passaggio di un percorso di mobilitazione nelle singole aziende, territoriale e nazionale verso lo sciopero generale unitario.
Milano, 09/10/2010

A seguito pubblichiamo l'appello per il 2° Incontro Nazionale


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II° Incontro Nazionale
Dei coordinamenti e dei comitati, delle delegate e delegati, delle lavoratrici e lavoratori in lotta contro la crisi
Per la costruzione unitaria e dal basso di tutte le prossime mobilitazioni contro le scelte di governo padroni e sindacati corrotti

Nonostante le bugie raccontate ai TG e dai giornali dagli esponenti di Confindustria e Governo, la Crisi internazionale del capitalismo è tutt'altro che finita. Di conseguenza l'attacco senza precedenti alle nostre condizioni di lavoro e ai nostri salari si sta amplificando e portando alle estreme conseguenze.
Dopo la finanziaria, la quasi certa approvazione del "collegato lavoro" e i diktat sull'austerità promossi dalla comunità europea, i padroni non sono soddisfatti e hanno concretamente trasformato unilateralmente in pratica, sostenuti da CISL-UIL-UGL e dall'inerzia CGIL, tutte le loro richieste di flessibilità, precarietà, e produttività.

Il piano Marchionne evidentemente non è un attacco contro gli operai FIAT, ma un ariete costruito ad arte per dare la spallata finale a ogni garanzia salariale e normativa dei lavoratori, pubblici e privati, in pieno accordo con CONFINDUSTRIA e Governo.

Infatti la sua immediata conseguenza è la disdetta del CCNL metalmeccanico, per dare seriamente il via alla distruzione dei diritti introdotta dal contratto firmato da FIM e UILM.

Sul fronte dei precari della scuola si sta portando avanti come un treno senza freni il più grande licenziamento di massa della storia repubblicana. Attacco esteso anche alle università dove migliaia di ricercatori precari rischiano il loro posto di lavoro. Viene sancita quindi la fine di una scuola ed università pubblica e di qualità ed un diritto allo studio sempre più negato alle classi popolari.

Prosegue la campagna di criminalizzazione dei dipendenti pubblici, sfociate nel blocco delle retribuzioni per altri 4 anni e nella sospensione del rinnovo delle elezioni delle RSU.

Come se non bastasse continuano i processi di privatizzazione dell'acqua, della sanità e di tutte le aziende pubbliche locali.

Davanti a questo attacco fortissimo noi lavoratori non riusciamo ad opporre una resistenza capace di dare almeno dei minimi risultati contro l'enorme piano di ristrutturazione del capitalismo.

Il sindacalismo di base, pur contribuendo in modo significativo nelle lotte di resistenza, allo stato attuale dimostra ancora i suoi limiti e una insufficiente capacità di attrazione tra le classi lavoratrici.

La FIOM invece, l'unico sindacato tra i confederali, incatenata da decine di contraddizioni interne, fortemente limitata da una CGIL che non vuole rinnegare la via della concertazione coi padroni, oppone un corretta resistenza di principio che però non si traduce immediatamente in una forte mobilitazione almeno tra i metalmeccanici.

In questa situazione di profonda sconfitta che stiamo attraversando, in cui anche le singole vertenze contro le chiusure e i licenziamenti stanno mostrando tutti i limiti dell'isolamento e della mancanza di prospettiva, tutti noi lavoratori dobbiamo ritrovare la capacità di riunirci, di riorganizzarci in maniera autonoma e indipendente, per ricostruire la nostra capacità di organizzazione e resistenza e mettere efficacemente in discussione fino a rigettare i piani di ristrutturazione dei padroni.

Dopo la riunione del febbraio scorso a Roma, nella quale lanciammo la proposta di cominciare a lavorare per la costruzione di un coordinamento stabile di lotta nazionale contro la crisi, nel quale ricomporre e organizzare le lotte dei lavoratori di tutti i comparti, crediamo sia giunto il momento di riconvocarci e rilanciare la piattaforma comune di tutti i lavoratori in lotta, organizzare la partecipazione comune alla manifestazione del 16 ottobre a Roma per renderla una giornata di riorganizzazione e ricompattamento di tutta l'opposizione di classe nel nostro paese, per promuovere una mobilitazione dal basso, articolata e permanente fino all'autorganizzazione dello sciopero generale come momento finale e decisivo di una grande mobilitazione di massa dei lavoratori contro governo e padroni.

Per bloccare i licenziamenti, le chiusure di fabbrica, le esternalizzazioni, i tagli alla scuola e alla spesa sociale.
contro le speculazioni edilizie e finanziarie, principali cause di chiusure e delocalizzazioni
per la distribuzione del lavoro che c'è - lavorare meno e lavorare tutti - a parità di salario. Accesso al reddito garantito.
per la stabilizzazione di tutti i precari e gli atipici
per dire No all'eliminazione del CCNL e alla ristrutturazione di tutto il mondo del lavoro.
Chiediamo ai coordinamenti e ai comitati di lotta, alle Rsu, ai lavoratori e alle lavoratrici, ai disoccupati, ai cassintegrati, agli immigrati di sottoscrivere questo appello e partecipare al secondo incontro nazionale!
SABATO 9 OTTOBRE
ORE 11.00 ALL'ARCI BELLEZZA
Milano, via Giovanni Bellezza 16, nell'ambito degli Stati Generali della precarietà.

Per aderire all'appello: coordinamentolucc@yahoo.it

Primi firmatari:

Coordinamento Lavoratori Uniti Contro la Crisi, Milano
Comitato di Lotta per il Diritto al Lavoro, Livorno
Assemblea Lavoratori Autoconvocati, Torino
Coordinamento Lavoratori Autoconvocati, Roma
Coordinamento Precari Scuola (Roma).

Le RSU della Maflow, Trezzano sul Naviglio; Osvaldo Celano RSU FIOM Marcegaglia Buildtech, Milano; Agrhabi Mustafa, RSU FIOM Marcegaglia, Lomagna; Andrea Glorini RSU FIOM Microtecnica, Brugherio; Antonello Tiddia RSU Carbosulcis; Luigi Sorge, USB Fiat Cassino; Consiglio regione lombardia: Michele Salvi delegato RSU , USB; Sfondrini Guido delegato RSU, USB; Rallo Vito delegato RSU, USB; Galli Marina delegata RSU, USB; Valenti Angela delegata RSU, USB - Regione lombardia GIUNTA: Luciano Muhlbauer lavoratore regionale; Rosella Manganella delegata RSU, indipendente; Donatella Biancardi delegata RSU, USB; Silvia Baratella delegata RSU, USB; Fabio Squeo delegato RSU, USB; Giuseppe Binosi delegato RSU, USB; Rosalba Fabiani FILCAMS CGIL; Riccardo De Angelis, Rsu/RLS FLMuniti-CUB Telecom Italia; Luca Climati, Rsu USB Inpdap; Nando Simeone, Rsa FILCAMS CGIL Farmacap; Ettore Pasetto, Rsu FIOM CGIL Elsag Datamat; Andrea Fioretti, Rsa FLMuniti CUB appalti Sirti; Francesco Cori, Coord. Precari Scuola; Francesco Paolo Caputo, Coord. Precari Scuola; Roberto Villani, Cobas Scuola; Riccardo Filesi, Coord. Cassaintegrati/CUB Trasporti Alitalia; Daniela Cortese, Rsu/RLS Snater Telecom Italia Sparkle; Domenico Calderoni, Rsu Fialtel SSC; Luigi Cefaro, Rsu SLC Cgil Telecom Italia; Renato Caputo docente Roma; Rosalinda Renda insegnante precaria (Cps) Roma; Felice Renda insegnante Cisterna di Latina; Annnamaria Smecca maestra Cisterna; Beniamino Caputo ricercatore precario Università La Sapienza Roma; Roberto Fucci, macchinista Roma; Riccardo Tranquilli, Rsu FISAC Cgil FONSPA; Fabrizio Cottini, FIOM CGIL Sielte; Sante Marini, FIOM CGIL Alcatel Alenia; Maurizio Bacchini, Rsu FIOM CGIL Baxter S.p.A.; Marina Citti, RLS CGIL Menarini S.p.A. Pomezia; Concetta Morelli, USB Pubblico Impiego Roma; Paolo Agrestini, lavoratore edile Cerveteri; Matteo Orlando, studente-lavoratore precario Cerveteri; Carmela Sciuto, CGIL Inpdap Roma; Cristiano Baglioni, Rsu FILCAMS Cgil Vivenda SPA; Roberto Martelli Rsa RLS Usi Ait settore cooperativo; Marco Beccari, ricercatore, Trieste; Marco Vagaggini, Rsa FILCAMS Cgil; Claudio Simbolotti, ferroviere Roma; Giorgio Salerno, RSU USI del Comune di Roma; Giuseppe Martelli delegato USICONS.

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