lunedì 25 aprile 2011

Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones

La scrittrice albanese Elvira Dones ha scritto questa lettera aperta al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle "belle ragazze albanesi". In visita a Tirana, durante l'incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania. Poi ha aggiunto: "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".
Oggetto: Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones

NATA FEMMINA
"Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione. "
Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate.

A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. È solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.
Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.

Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo.

È una storia lunga, Presidente.. . Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio. In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite.

Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci. Questa "battuta" mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui infuriano varie polemiche, ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il rispetto per le donne è messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi mi vergogno profondamente e chiedo scusa anch'io a tutte le donne albanesi.

Merid Elvira Dones

martedì 12 aprile 2011

PROSPETTO RIEPILOGATIVO – SITUAZIONI CRITICHE SULLE CONDIZIONI DI LAVORO, DIRITTI E SUI SERVIZI ALLA CITTADINANZA – AGGIORNATO AD APRILE 2011

Inviato a

DOTT. BASILE, PER DOTT. MANTICI, PER ASSESSORI/DIRIGENTI/CONS. COMUNALI.

SERVIZI PER TERZA ETA’ ANZIANI – CASE DI RIPOSO E CENTRI DIURNI: si chiede di trovare soluzioni migliori, per gli anziani delle Case di Riposo, a partire da quella di Roma 2 a rischio di chiusura, che non siano penalizzanti per gli anziani e per loro famiglie. Si richiede di attivarsi per garantire i posti di lavoro del personale dei servizi esternalizzati nelle case di riposo, affidati a cooperative, nei bandi di gara o negli affidamenti o altre soluzioni da adottarsi, con applicazione diritti e garanzie poste dai rispettivi CCNL. Si contrastano operazioni di riorganizzazione dei turni e ritmi di lavoro nelle Case di Riposo, che si pongono in oggettivo contrasto con le norme di cui al D.LGS. 66/2003 (mancato rispetto 11 ore minime di distacco tra fine di una prestazione lavorativa e quella successiva), con le disposizioni a tutela delle condizioni di integrità psico fisica e di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro (D. LGS. 81/2008), operazioni poste in essere dalla coop sociale "IL CIGNO", senza consultare le rappresentanze sindacali aziendali interne.

AZIENDA SPECIALE COMUNALE FARMACAP: allo stato attuale, non vi sono state proposte sulla situazione del progetto di "privatizzazione" dell’azienda, con la trasformazione societaria, le inadempienze della direzione generale aziendale, la scarsa chiarezza sui bilanci societari, sul rilancio dell’azienda pubblica

Farmacap, sia per le farmacie, sia per la teleassistenza – telecompagnia, sia per l’asilo nido all’Infernetto, anche per la tutela delle condizioni di lavoro, salariali e occupazionali del personale impiegato nei vari servizi e settori dell’Azienda.

AEC di cooperative: si richiede il ripristino della fruizione e della presenza, anche in termini di continuità del progetto "educativo-assistenziale" nelle attività e compiti tipici della figura professionale, quasi completamente affidata a lavoratrici-tori di cooperative sociali, anche al momento della mensa degli alunni disabili, con il recupero delle necessarie risorse economico finanziarie (un pasto costa 3 euro…) da affidare ai Municipi nell’ambito dei finanziamenti per i servizi di Saish scolastico e per garantire un intervento qualitativo a favore degli alunni e alunne con varie forme di disabilità. Contrasto a nota del 7 marzo 2011, prot. QM 6435, di Assessore De Palo e Dip. XI (nota allegata esplicativa).

AZIENDE PUBBLICHE COMUNALI: si richiede di sospendere e di rivedere, alla luce delle molte perplessità esposte nelle sedi competenti da diversi mesi da diversi comitati e da organizzazioni sindacali, la proposta di G.C. (Dec. G.C. 118 del 17/12/2010) al vaglio delle CCP, sulla riorganizzazione e "privatizzazione" di aziende pubbliche comunali, si citano l’AMA, la Farmacap, l’Acea, le aziende del trasporto pubblico, la Zètema (il cui contratto di servizio scade quest’anno), Risorse per Roma e altre, sia per la concomitanza con la legge presa a riferimento (art. 23-bis D.L. 112/2008, ora L. 133/2008 e s.m.i.), oggetto dei quesiti referendari di giugno 2011, sia per la opportunità della manovra che è ben lontana dagli obiettivi di tutela della qualità dei servizi pubblici locali e di prestazioni di opere alla cittadinanza, di tutela delle condizioni si lavoro delle decine di migliaia di persone impiegate nelle aziende, sia per la razionalizzazione organizzativa interna e dell’eliminazione di sprechi e inefficienze di natura contabile. Si chiede l’attivazione di "conferenza di servizio" specifica e di ulteriori approfondimenti con tutte le parti sociali, per evitare operazioni non corrette dal punto di vista dell’efficacia dei servizi e per le opere e dell’efficienza, anche contabile, non penalizzante per le condizioni di lavoro e salariali degli "occupati".

ASILI NIDO E SCUOLE DELL’INFANZIA: non sono stati onorati gli impegni di revisione o di modifica delle scelte operate dalle precedenti Giunte, assunti in sede di insediamento dell’attuale G.C. (già Assessore Marsilio), per quanto riguarda l’assetto organizzativo interno per il settore scolastico educativo, su griglie orarie, decentramento e autonomia per i progetti educativi elaborati da gruppi educativi e collegi dei docenti, coerenti con i POF e i PEI, i loro riflessi negativi sulle condizioni di lavoro e di insegnamento didattico (effetti frutto di accordi sindacali del 2006 – 2007 respinti dal personale interessato). Si segnala la mancanza di un piano programmato di monitoraggio per accertare la regolarità sulla capienza delle aule scolastiche e per gli spazi di scuole in base al numero di alunni-e e di insegnanti, in base alle disposizioni in vigore fin dal 1975. Si chiede un intervento e adeguati finanziamenti per la verifica della salubrità degli edifici scolastici ed educativi, per la regolarità ai sensi delle misure di sicurezza e salute degli ambienti di lavoro (anche sulla questione amianto) e per attività di manutenzione degli edifici.

Si richiede una verifica sulla questione dell’utilizzo del personale supplente e delle condizioni di regolarità contrattuale (supplenze "orarie" a 3 ore o a 4,5 ore), rispetto all’effettiva finalità di sostituzione del personale titolare e alla coerenza di un efficace impiego per le attività tipiche di nidi e scuole.

CONTROLLI E VERIFICHE PERIODICHE SUI NIDI IN CONVENZIONE, PER RISPETTO CONDIZIONI DI LAVORO DEL PERSONALE E DELLE CONDIZIONI DI QUALITA’ DEI SERVIZI (anche con controlli su idoneità strutture e rispetto misure di sicurezza e salute per chi ci lavora e per piccoli utenti).

SBLOCCO E APPLICAZIONE DEL PIANO ASSUNZIONALE PERSONALE "ROMA CAPITALE": nonostante assicurazioni e impegni, lo scorrimento di graduatorie di idonei ai concorsi pubblici, alle procedure di scorrimento di graduatorie di corsi concorsi, delle progressioni verticali, non corrisponde all’obiettivo di coprire le carenze di organico, per personale amministrativo, tecnico, area scolastico educativa, assistenti sociali, biblioteche, giardinieri ex LPU Polis. Si chiede un impegno dell’A.C. per deroghe su "Roma Capitale" al Governo centrale in materia di assunzioni e una verifica sulle priorità per garantire abbassamento dei carichi di lavoro per servizi e attività e sblocco delle assunzioni.

SERVIZI A DISABILI, ANZIANI, MINORI, CATEGORIE A RISCHIO, SCOLARIZZAZIONE ROM E GESTIONE CAMPI: si richiedono finanziamenti e coperture di bilancio adeguate alle REALI esigenze della cittadinanza, per garanzia posti di lavoro "a rischio", per applicazione CCNL e accordi aziendali integrativi su salario e stabilizzazione del precariato interno, maggiori controlli da parte delle "stazioni appaltanti" su tariffe da adeguare e su procedure corrette in sede di predisposizione di bandi di gara, affidamenti pacchetti di servizio, convenzioni, anche con il rafforzamento dell’Osservatorio comunale sulle condizioni di lavoro e applicazione di sanzioni per aziende o cooperative o enti che non rispettano CCNL, leggi sul lavoro, diritti persone utilizzate nei servizi e progetti.

Revisione delibera G.C. 479/2006 su meccanismo di accreditamento e tariffe orarie, che si riflettono sui salari delle lavoratrici e dei lavoratori. Si chiede approfondimento e verifica, anche in sede di copertura di Bilancio 2011, sui servizi territoriali ai disabili (SAISH), ANZIANI (SAISA) MINORI (SISMIF) AEC, sui progetti di assistenza su HIV-AIDS.

Si chiede un approfondimento sulla idonea ricollocazione lavorativa di coloro che sono stati impiegati nel servizio di gestione campi rom, in assenza di un piano programmatico comunale, attualmente affidato a Associazione Volontari della C.R.I. Verifica correttezza su imminenti bandi di gara per servi zio scolarizzazione rom.

Roma Multiservizi SpA: rispetto e applicazione OdG di indirizzo collegato a Bilancio 2010 e percorso proposto per la vicenda giardinieri e personale utilizzato nel settore del "verde pubblico" (ex LPU Polis), come prosecuzione del percorso iniziato con accordo sindacale sottoscritto il 29 Settembre 2010, per gli 83 operatori rimasti in Multiservizi.

Richiesta di convocazione incontri richiesti fin dal mese di Marzo 2011, ottenuti colloqui parziali e senza proposte concrete in sede assessorile. Contraddizione tra impegni Giunta Alemanno 1 con l’attuale assetto.

Verifica su procedure di mobilità per i 159 lavoratori appalto scuole statali, ex L. 223/91, attivato dall’azienda e per situazione lavoratori rimasti senza collocazione idonea per situazione "Casa del Cinema" – affidamento a Società Zètema P.C. già appalto Palaexpo (già impresa affidataria)– Roma Multiservizi (già impresa esecutrice).

Verifica su appalti in scadenza e su vicende segnalate su salvaguardia occupazionale livelli salariali.

CANILI COMUNALI/AVCPP: anche dopo gli ultimi incontri del 22 marzo 2011, in sede assessorile, non vi sono allo stato attuale proposte concrete e materialmente attuabili da parte comunale. Permane una situazione di affidamento in proroga ad A.V.C.P.P., onlus non in grado di garantire salari pagati regolarmente e ottimali condizioni di organizzazione del lavoro interne, anche per le difficoltà comunali su salute e sicurezza ambienti di lavoro dei canili e progetto di sviluppo e rilancio sia di parte comunale sia di stazione appaltante, del servizio alla cittadinanza, con pieno rispetto della salvaguardia dei posti di lavoro in essere e delle condizioni salariali come da CCNL e accordi integrativi.

BIBLIOTECHE COMUNALI-INFORMAGIOVANI- SERVIZI CULTURALI ZETEMA-MUSEI: si segnala che dai rispettivi tavoli di relazioni sindacali industriali dei settori citati, si evidenzia una carenza di personale (profilo CSB) per mantenere aperto il servizio nelle biblioteche, per la parte relativa ad idonei progetti di sviluppo delle attività nelle Biblioteche, specie quelle in quartieri periferici, mancano fondi quantificati in 1 milione di euro, oltre al restringimento di salario accessorio su progetti concordati con Direzione ISBCC/IBR e Presidenza, per retribuzione personale.

L’apertura e la ristrutturazione di sedi bibliotecarie, necessità di risorse umane, finanziarie e di una sinergia tra le Istituzioni capitoline e le società e le situazioni presenti sul territorio (scuole, centri anziani, associazionismo), per evitare un progressivo smantellamento della qualità finora elevata di servizi e attività nei Municipi di Roma Capitale.

SI EVIDENZIANO PERPLESSITA’ SUL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DEL SERVIZIO INFORMAGIOVANI, SIA PER L’ALLONTANAMENTO DALLA RETE NAZIONALE INFORMAGIOVANI IN SEDE ANCI, SIA SULLA CONTINUITA’ DI UN SERVIZIO E SULLE CONDIZIONI DEL PERSONALE UTILIZZATO, allo stato dipendente della Società Zètema P.C. part time, situazione di part time e di condizioni di lavoro e di regolarità delle loro mansioni e funzioni, segnalata anche nelle assemblee del PERSONALE ZETEMA DELLE BIBLIOTECHE. Si segnala la difficoltà e la proposta di CHIUSURA PER MEZZA GIORNATA, di alcuni MUSEI CAPITOLINI-SERVIZI CIVICI (Bilotti, Canonica, Napoleonico, Montemartini), difficoltà organizzative, di carenza di personale di custodia per la copertura dei turni e per scelte non ben chiarite di sviluppo del sistema dei musei civici, con contratto di servizio alla Società Zètema in scadenza nel corrente anno 2011. Si richiede audizione con CCP di riferimento e vigilanza da parte del Consiglio comunale e del Gabinetto del Sindaco su situazioni di criticità segnalate, per coerenza rispetto a indirizzi e proposte degli Assessorati o di monitoraggio con le stazioni appaltanti

DISPARITA’ DI TRATTAMENTO – ATTI DI NATURA DISCRIMINATORIA A LAVORATRICI: si segnala che sono in corso, con attivazione di iniziative di contrasto in sede sindacale e anche giudiziaria da parte di sindacati, associazioni, lavoratrici, una serie di condotte NON CONFORMI E NON CORRETTE ai danni di lavoratrici, sia nella società ZETEMA PROGETTO CULTURA, sia in alcune cooperative sociali (con dimissioni di lavoratrici).

Le ipotesi di disparità di trattamento rispetto a colleghi uomini a parità di condizioni, il mancato rispetto della dignità per lavoratrici madri, rendendo più pesante l’applicazione della legislazione di tutela di lavoratrici e di mamme, con responsabilità maggiori rispetto alla situazione pre-maternità, che incide su ritmi di lavoro, orari di lavoro, sedi di lavoro, responsabilità familiari, sta assumendo una dimensione NON EPISODICA, anche con vere e proprie discriminazioni, con minacce, forme di "rappresaglia", sanzioni disciplinari, che NON possono essere lasciate senza adeguato intervento dei Consiglieri comunali e dell’A.C., per fermare questi comportamenti indegni per la collettività.

Si richiede intervento da parte dei Consiglieri e del Gabinetto del Sindaco, anche con incontri e audizioni sulle situazioni concrete in corso, su tali condotte poste in essere da responsabili aziendali, anche con abuso della supremazia gerarchica.

Trasmette Coord. Lav. coop. sociali/enti/aziende pubbliche – Rsa-RSU Usi Ait fax 06/77201444 usiait1@virgilio.it