giovedì 19 maggio 2011

Comunicato CASALIBERATUTTE

Giovedì19 maggio – ore 14.30
PRESIDIO SOTTO L’ASSESSORATO PER LA CASA
via della Moletta (dietro il mercato di Garbatella)

Dopo cinque giorni di occupazione stiamo ancora resistendo e vivendo
nella ex scuola elementare “Giulio Verne” (in via dei Tordi 38) !!
Lo stabile che abbiamo liberato sabato 14 maggio è infatti una scuola
che, fino a due anni fa, era frequentata dai bambini e bambine del
quartiere. Poi il Comune di Roma ha deciso che non c’erano più bambini e
che la scuola poteva essere chiusa. I bambini però ci sono ancora,se è
vero che, lo scorso dicembre, il comune ha espresso la volontà di
concedere lo stabile ai privati per trasformarlo nell’ennesima scuola
privata.
Noi rifiutiamo la logica della privatizzazione degli spazi pubblici, la
loro messa a profitto a favore di speculatori e interessi privati.
Per questo l’abbiamo occupata, per sviluppare al suo interno il nostro
progetto socio-abitativo.
Da sempre le donne sono determinanti e determinate all’interno della
lotta per abitare.
Scegliamo!
Ci prendiamo una casa per tutte, uno spazio che risponda al nostro
bisogno di casa con la nostra specificità: vivere il nostro quotidiano
tra donne. Casaliberatutte è la soluzione che abbiamo scelto, per
reagire alla crisi che ci vorrebbe lavoratrici ed allo stesso tempo
madri a casa . Questa casa è l’autodeterminazione che mettiamo in
pratica per far fronte alla mancanza di questo stato e dei servizi
sociali che ci dimostrano la loro inefficenza e incapacità nel
rispondere ai bisogni delle donne.
Le case-famiglia sono strutture non accoglienti costrittive e solo un
tampone temporaneo .Come le case rifugio per chi lotta per uscire dalla
spirale della violenza.
Vogliamo costruire spazi autogestiti in cui sostenere e reinventare le
nostre esistenze.
Una casa dove autodeterminare e reinventare la nostra vita giorno dopo
giorno, libere da ricatti economici, politici, culturali, familiari.
Una casa aperta al quartiere e alla città, dove intrecciare percorsi di
lotta e di vita differenti, e costruire reti di solidarietà,
informazione e resistenza. La fisicità di un luogo e la possibilità di
sperimentazione sociale collettiva contro le logiche autoritarie sono
centrali per i percorsi di rafforzamento e di autonomia delle donne.

casaliberatutte

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