sabato 25 giugno 2011

Lotte sociali e il ruolo degli anarchici in Cile e Sud America


Lotte sociali e il ruolo degli anarchici in Cile e Sud America


Incontro pubblico con un militante della Federación Comunista Libertaria cilena.

Martedì 28 giugno 2011
alla Libreria Anomalia
Via dei Campani, 73 - Roma

ore 20,30



La Federación Comunista Libertaria è nata il 25-26 dicembre 2010, durante un Congresso Costituente, quando si sono unificati definitivamente i raggruppamenti comunisti anarchici di Santiago (Estrategia Libertaria, l'Organización Revolucionaria Anarquista-Voz Negra e il Corriente de Acción Libertaria), dando vita alla FCL. Si trattava del risultato di un processo di discussione, profondo e sistematico, tra organizzazioni che da più di un anno godevano di uno stretto rapporto culminando nella nascita di questa nuova organizzazione.

Il compagno che interverrà è segretario internazionale della FCL e anche militante del FEL-Cile (Fronte degli studenti libertari), una delle organizzazioni studentesche libertarie più grande del mondo.

Organizzano:

Federazione dei Comunisti Anarchici www.fdca.it
Centro di Documentazione Anarchica www.libreriaanomalia.org

Link esterno: http://www.fdca.it

martedì 21 giugno 2011

Verità di fede e verità di ragione nel pensiero antagonista


intervengono:
Ascanio | Circolo anarchico "B. Durruti"
Claudia Santi | Unione Sindacale Italiana
Stefano D'Errico | Unicobas

venerdì 24 giugno ore 14 al labortorio/centro di documentazione antagonista "la Talpa"
a seguire cena sociale e proiezioni.
per iniziativa del Circolo Anarchico "B. Durruti"

Indirizzo:
via Ostuni, 7, Qurticciolo, Roma
ci puoi raggiungere con il tram 14 o con bus 451 da metro A subaugusta e da metro B Ponte Mammolo

mercoledì 8 giugno 2011

Corteo VI e VII Municipio di Roma pro referendum


Alla fine, dopo contesa con la Questura, che aveva rifiutato di concedere il corteo ai Comitati referendari del VI e del VII, affermando candidamente che aveva ricevuto pressioni politiche capitoline in tal senso, il Corteo si farà, Venerdì 10 Giugno, appuntamento a Piazza san Felice da Cantalice, nel quartiere di Centocelle.

martedì 7 giugno 2011

La questura nega il corteo di Centocelle






COMUNICATO STAMPA

Referendum, la Questura nega il corteo di Centocelle


Il prossimo 10 di giugno in Comitato romano 2 Sì per l'acqua bene comune ha organizzato un corteo di sensibilizzazione della cittadinanza sui referendum del 12 e 13 di giugno da Piazza s. Felice da Cantalice fino a Largo Agosta. La Questura ha negato ieri l'autorizzazione al corteo nelle strade più popolose del quartiere di Centocelle, proponendone uno alternativo in stradine secondarie.

Il funzionario di polizia presente ha comunicato al comitato un altro percorso alternativo senza giustificare tale variante con motivi di ordine pubblico, facendo cosi venir meno il diritto costituzionale di libertà di manifestazione.

La gravità dell’atto, oltre alla negligenza da parte della Questura di non aver comunicato ai cittadini le motivazioni del cambio di percorso, sta nel fatto che il funzionario ha esplicitamente detto ai rappresentanti del Comitato che la scelta è dipesa da pressioni politiche.

Riteniamo gravissimo che le autorità cittadine nella figura del Sindaco e dei suoi collaboratori abbiano influenzato la scelta della Questura mettendo così a rischio un diritto costituzionale come quello di libera manifestazione.

Invitiamo tutte le istituzioni locali e democratiche, gli eletti nel Consiglio comunale, provinciale e regionale, le realtà politiche e sociali impegnate nella campagna referendaria ad esprimere la propria indignazione per la scelta prettamente politica di vietare il corteo del comitato referendario nel VI e nel VII Municipio.

Come comitati referendari siamo intenzionati a mantenere il percorso iniziale perché siamo convinti che il nostro è un diritto costituzionalmente garantito: il dritto di manifestare.




Roma, 7 giugno 2011



Luca Faenzi
lucafaenzi@gmail.com
+39 338 83 64 299
Skype: lucafaenzi
Tel. 06 6832638; Fax. 06 68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00
www.referendumacqua.it

domenica 5 giugno 2011

Un referendum fastidioso



Un referendum fastidioso per il governo. Un referendum insidioso per gli interessi privati nell'accaparramento e gestione dei beni comuni. Un referendum pericoloso per i padroni dell'energia e per i militari che rendono impenetrabili i siti nucleari.

Un referendum che chiede dei SI alla cancellazione di norme legislative fatte solo per gli interessi dei signori di cui sopra.

Un referendum di classe dunque, in cui il diritto a vivere in un territorio denuclearizzato e il diritto a poter disporre collettivamente dell'acqua pubblica devono essere difesi e riaffermati a fronte di chi ha prodotto leggi che - se confermate da uno sciagurato mancato raggiungimento del quorum - produrrebbero danni fatali per l'ambiente, per la salute, per la libertà di scelta della stragrande maggioranza della popolazione italiana.

La privatizzazione dell'acqua, il ripristino del nucleare non sono disegni di legge, ma norme già approvate che attendono solo di essere applicate, una volta superato lo scoglio referendario. Sono state prodotte da un parlamento ostaggio di un governo liberticida, sono state contrastate con poca convinzione da un centro-sinistra che non ha mai trovato nulla di strano nell'affidare ai privati la gestione dell'acqua pubblica e che non ha certo una limpida tradizione anti-nuclearista.

Si sono aggiunte ad uno scenario di crisi profonda dell'economia, in cui il potere e gran parte dei media hanno gioco facile nel far passare falsificazioni della realtà, per il cui il nucleare oggi sarebbe sicuro e la privatizzazione dell'acqua abbasserebbe i costi, ed entrambe le cose potrebbero creare addirittura posti di lavoro e ricchezza per i territori che spalancassero le braccia alla loro attuazione.

Un referendum dunque in cui si scontrano gli interessi del blocco sociale che esprime il governo e del capitale italiano da una parte, e dall'altra gli interessi ed i diritti delle classi trascinate nel vortice della crisi e nello spossessamento dei beni comuni e collettivi.

Una contrapposizione apparsa ben chiara alla società civile che sta ben utilizzando un'arma parzialmente spuntata come i referendum riuscendo a costruire ed allargare sul territorio una mobilitazione trasversale ai diversi attori iniziali e dimostrandosi capace per una volta di unificare diversi obiettivi parziali in una volata che ha concrete possibilità di successo nonostante il gioco pesante, di omissioni e confusioni, delle controparti.

Ce n'è abbastanza per continuare ad impegnarsi per la vittoria dei SÌ.

Federazione dei Comunisti Anarchici

1 giugno 2011